MI CHIAMO MARIO RUOCCO, E DA QUASI VENT'ANNI ESERCITO LA PROFESSIONE DELL'EDUCATORE.Io sono un Educatore Professionale.
Utilizzo il verbo
essere, e non il verbo fare.
Credo ci sia una differenza di fondo molto importante nell'utilizzo dei due verbi.
Da molti anni lavoro al fianco di persone con difficoltà fisiche, mentali, relazionali e comportamentali di tutte le fasce di età, da bambini della scuola dell'infanzia ad anziani ultracentenari.
Il mio lavoro è quello di
farmi prossimo, aiutando chi vive un disagio ad
affrontare (anche sul qui uso appositamente il verbo "affrontare" e non "superare") le proprie difficoltà, in qualsiasi ambito (scolastico, domiciliare, lavorativo, comunitario).
Credo che questo lavoro richieda alcune doti fondamentali, che con l'esperienza ho potenziato, ma che continuerò ad affinare:
pazienza, capacità di
osservazione,
ascolto e
comunicativa,
empatia,
equilibrio psicologico ed emotivo.
A queste si deve aggiungere un'indispensabile
formazione professionale, con costanti aggiornamenti (non si finisce mai di imparare…), spazi di
confronto e predisposizione al
lavoro di rete, tutte componenti che ritengo di possedere, impegnandomi tuttavia ad accrescere giorno dopo giorno le mie competenze.
Mi considero un
artigiano dell'educazione, perché modello e costruisco ogni attività che svolgo con estrema cura e precisione, calibrandola in funzione degli specifici bisogni delle persone di cui mi occupo.
Mi piace lavorare con intraprendenza, coraggio e un pizzico di sana sfrontatezza, ideando e realizzando
progetti originali, fantasiosi e creativi.
Concludo con questo: ritengo che il mio lavoro sia molto
affascinante,
stimolante e
arricchente, poiché mi consente di entrare nei territori sconfinati e delicati dell'animo altrui, offrendo il mio
aiuto con il giusto equilibrio di professionalità, umanità e passione.